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Andrey Remnev: Visioni oniriche dell’arte contemporanea russa
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pubblicato il 02/10/2013 09:50:04 nella sezione "Artisti"
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di Clara Renna Nato in un paesino sulle colline vicino Mosca una cinquantina di anni fa, Andrey Remnev ricorda i paesaggi della sua infanzia come opere di Brueghel divenute realtà. La vista dalla sua finestra era simile ad un quadro, e comprendeva piccoli fiumi e sorgenti, boschi, campi e villaggi, treni e navi che attraversavano il canale… Durante il periodo giovanile, Andrey studia attentamente la storia dell’arte russa, che fa capo alla tradizione iconica bizantina. Crea quindi un suo personalissimo stile, fondendo la magnifica arte tradizionale di origine greco ortodossa con la grande pittura russa del XVIII e XIX secolo, e aggiunge al tutto un senso fortemente plastico che strappa i personaggi principali alla ieraticità tradizionale, pur mantenendone l’espressione solenne. Il risultato è un’arte sognante, che conserva la magia sacrale delle grandi chiese affrescate bizantine, ma acquista il fascino della contemporaneità, filtrata attraverso la creatività onirica e la sensibilità individuale dell’artista. L’umore è marcatamente lirico, le immagini pure, sempre nobili e composte, serbano però un’energia vitale fremente, che le rende ipnotiche. Particolare attenzione merita la luce, nitida e omogenea, che ha origine negli sfondi dorati di reminiscenza bizantina ma che, attraversando il realismo russo dell’Ottocento, approda al costruttivismo sovietico del secolo scorso, rendendo le figure stabili e solide, seppure immerse in atmosfere fiabesche e composizioni molto vicine alla corrente simbolista. L’enfasi posta sull’aspetto decorativo, l’attenzione ai particolari e la resa materica dei materiali rappresentati, come le stoffe, creano davvero un universo meraviglioso e incantato, con salde radici nella storia russa ma fronde che ondeggiano al tocco segreto dell’immaginazione.
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